Versi di
Claudio Salvagno[i]
- opere di 51 artisti italiani |
Il
libro di grande formato (50x70 cm.) comprende il testo occitano, la
traduzione in hindi di Sunil Deepak e la traduzione in italiano su 12
pagine, mentre quattro pagine (un grande
foglio di carta per pittura) dello stesso formato sono serviti ad ogni
artista per creare e donare le proprie immagini ispirate dal testo. I fogli sono racchiusi in una copertina di cartone da imballaggio riciclato. La
stampa è curata dall'ARTISTICA SAVIGLIANO.
catalogo
VIRTUALE Il
testo di Claudio Salvagno,
è ispirato alle donne che non hanno voce, è dedicato
alle donne in situazione di sofferenza, nella speranza che i
loro sguardi si alzino,
e nella
sofferenza trovino brevi momenti di pausa e di straniamento, con la
speranza che una qualche parola possa lenire la realtà
che in vari modi opprime, mortifica e rende mute le creature
terrestri. I
testi sono molto semplici. Guardano alla neve come metafora purificatrice e
come pulviscolo cosmico. Questi testi sono lontani anche dagli ultimi
lavori pubblicati da Salvagno (l'ultimo andato in stampa è un poemetto
sulla guerra). L'AIFO[ii] di Cuneo ha presentato il progetto il 16-17 ottobre 2009 al Convegno Nazionale dell'Associazione ad Assisi. La presentazione ufficiale dei LIBRI D'ARTE è stata effettuata a Cuneo, Sala della Provincia, il 12 dicembre 2009 alle ore 17.30, alla presenza del Sindaco della Città.
[i]
Claudio Salvagno vive a Bernezzo (CN), dove è nato il 5 luglio 1955. Ha
partecipato a varie manifestazioni personali e collettive di scultura
ed è presente su numerosi cataloghi di arte contemporanea. Sue
poesie sono state pubblicate su riviste italiane e straniere. Nel
febbraio 2004, L’emperi de l’ombra, una raccolta di sue
poesie in lingua occitana, con traduzione in francese e in italiano,
è stata pubblicata dall’editore Jorn di Montpeyroux (Languedoc-Roussillon).
Nel
2005 ha partecipato al Festival Voix de la Méditerranée di Lodève e
al Festival du Livre di Mouans Sartoux. Tra
le varie letture pubbliche, si ricordano i suoi interventi presso la
Biblioteca de Catalunya a cura dell’Universitat Autònoma de
Barcelona (2006) e presso la Biblioteca Universitaria Palazzo della
Sapienza dell’Università di Pisa. Ha
partecipato inoltre a “Nits de poesia i mùsica a la Pedrera”, a
cura della Fundaciò Caixa de Catalunya. [ii] L'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau nasce, nel 1961, dall'azione di gruppi spontanei di volontari mobilitatisi nella lotta contro la lebbra e contro tutte le lebbre, cioè contro le forme più estreme di ingiustizia ed emarginazione. Conserva la sua dimensione popolare attraverso la presenza di decine di gruppi in tutta Italia e centinaia di volontari. (www.aifo.it)
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